L’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee annuncia la triste scomparsa del Presidente Prof. Paolo Colantoni
Quando si perde un fratello, si piange. Quando si perde il padre o la madre si piange. Quando si perde un amico come Paolo, si rimane con gli occhi asciutti. Non si riesce nemmeno a piangere tanto è il dolore e l’incredulità di fronte ad un fatto così terribile. Paolo era per me più di un fratello.
Avrebbe potuto benissimo essermi anche padre se non ci fossero stati solo pochi anni di differenza. Io appena più giovane lui, quando l’ho conosciuto nel lontano 1970 già brillante geologo, ricercatore all’Istituto di Geologia Marina del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna. Paolo, come ricordava spesso, era riuscito a dimostrare che anche andar sott’acqua era un metodo innovativo e avveniristico quanto si vuole ma assolutamente indispensabile per poter studiare, con un approccio assolutamente di avanguardia, la geologia e la sedimentologia sottomarine. Era talmente radicato in lui questo concetto che riuscì a convincere anche l’allora Direttore del Istituto di Geologia, Professor Selli, di affidargli la direzione della prima crociera scientifica nel Canale di Sicilia a bordo della Nave Oceanografica “Bannock”. E’ proprio li, dopo uno sporadico precedente incontro alla Villa Malaparte di Capri, l’anno prima, che incontrai nuovamente Paolo. Ero anch’io della partita e quando m’imbarcai a Palermo non avrei mai pensato a quanto stretto sarebbe stato il legame tra me e Paolo negli anni successivi. Credo che sia facile incontrare l’anima gemella e legarglisi per tutta la vita ma è cosa alquanto rara che due ricercatori trovino al primo incontro una simpatia e una comunità di intenti che sarebbero andati crescendo senza mai venir meno negli anni. Lo stesso anno partecipammo alla prima spedizione scientifica italiana alle Isole Galapagos, organizzata dal Gruppo Ricerche Scientifiche e Tecniche Subacquee di Firenze i cui propulsori, Alessandro Olschki e Paolo Notarbartolo di Sciara, avevano già voluto Paolo a far parte del Gruppo. Paolo era un vulcano d’idee ed era difficile stargli al passo. Un giorno mi disse: “perché non facciamo la prima cartografia delle praterie di Posidonia di Ischia?”. Detto fatto. Nave Bannock, il primo Side Scan Sonar, il primo sistema di localizzazione “Motorola” ed alla via così. Poi Israele, sempre con il Gruppo di Firenze, Le Maldive con Albatross dove Paolo scopri il primo Blu Hole dell’arcipelago maldiviano e poi la Nuova Zelanda dove Paolo aveva una sorella ed un cognato inglese simpaticissimo e dove andammo a dimostrare ai “Maori “che anche in Italia eravamo capaci di ricerche di ottimo livello soprattutto in geologia a biologia marina. Si perché le nostre due discipline le ritenevamo complementari e tali rimasero per tutta vita. E poi i tanti articoli sulle riviste subacquee. Paolo aveva una rubrica fissa di “malacologia” sul Subacqueo (era anche profondo conoscitore delle conchiglie) e poi gli articoli a tre mani (Cinelli, Colantoni, De Strobel) su Mondo Sommerso che ci valse il nomignolo di “tre santini”. Un’altra delle tappe fondamentali nella lunghissima carriera di Paolo sono state le ricerche per la conoscenza delle cavità sottomarine che Paolo intraprese prima a Ustica e poi a Capo Palinuro. Ma anche le grotte sarde debbono molto alle ricerche di Paolo. E’ veramente difficile ricordare tutto quello che Paolo ha lasciato di articoli scientifici, di articoli divulgativi, di libri e nei quali traspare, ad ogni rigo, il suo smisurato amore per il mare e soprattutto per l’immersione scientifica. Fu così grande questa sua passione che ci costrinse a creare una apposita Scuola per Ricercatori Scientifici Subacquei, la International School for Scientific Diving (ISSD), che ormai da oltre 25 anni continua formare tutti quelli che vogliono continuare nel solco tracciato da Paolo e dai suoi amici. Paolo ha continuato ad insegnare all’Università fino alla pensione e ha continuato a fare ricerca anche oltre con il Titolo di Professore Emerito. Ma era tanta la sua voglia di dare agli altri tutto quello che da pioniere era riuscito a mettere assieme che ha continuato, ormai non più in buona salute, a seguire i corsi per Ricercatore scientifico. Ho visto Paolo per l’ultima volta a Novembre dell’anno scorso a Ravenna in occasione dell’inaugurazione del Museo del Mare e del ventennale della Historical Diving Society. Mi prese da parte e mi disse:”sento purtroppo che le forze non son più quelle di una volta. Però se si fa il Corso ISSD all’Elba come ogni anno, magari non riuscirò più ad andare sott’acqua, ma le mie lezioni di sedimentologia le voglio fare io!”
Prof. Francesco Cinelli
PUBBLICHIAMO I TANTI MESSAGGI DI CORDOGLIO RICEVUTI
“Mi associo al dolore per la scomparsa del caro Paolo Colantoni che ricordo con molto affetto“
Fulco Pratesi ex Presidente WWF Italia
“Anche se prevista nell’ordine naturale delle cose, data la gravita del suo stato di salute, la scomparsa di un caro amico con il quale ho condiviso momenti di pura allegria e scanzonata vivacità, mi lascia attonito e frastornato. Voglio continuare a ricordarlo com’era quando organizzavamo le giornate della tecnologia subacquea con Vacanze”
Giancarlo Bartoli Consigliere
“Con dolore apprendiamo la notizia della scomparsa del Prof. Paolo Colantoni, vogliate fare avere alla famiglia e a tutti i collaboratori le nostre piu’ sentite condoglianze”
Antonio Ruggeri GAYMARINE srl
“Per me è molto più che perdere un amico… sono tristissimo. Per me Paolo è stato un mentore, una guida e chi, insieme a Franco Pavone, Duilio Marcante e Luigi Ferraro, mi ha aiutato a diventare quello che sono….”
Prof. Sandro Marroni Presidente DAN Europe
“La notizia tristissima mi ha raggiunto impreparato, ho perso un amico carissimo che non dimenticherò mai.”
Prof. Luigi Fozzati
“Merci de bien vouloir transmettre à sa famille mes condoléances très attristées”
Pr Paul Fredenucci
“Dalla lontana Indonesia esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia, per il nostro Presidente e caro Paolo Colantoni”
Alberto Muro Pelliconi
“Sono vicino ai suoi cari e alla grande famiglia dell’Accademia nel dolore, nel ricordo e nella preghiera per il nostro caro Paolo che ha fatto la sua ultima immersione nell’azzurro infinito del cielo.”
Prof. Raffaele Pallotta già Presidente dell’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee
“Paolo Colantoni ci ha lasciati! Presidente dell’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee, grande scienziato, grande subacqueo ma soprattutto un vero gentiluomo del mare e un amico dal quale non vorresti mai separarti. Anche durante la sua malattia, che gli impediva di partecipare alle ultime riunioni dell’Accademia, avevamo sempre presente il suo sorriso e la sua predilizione a risolvere con diplomazia qualunque problema. Resterà nei nostri cuori per sempre, insieme ai ricordi delle mille avventure vissute insieme. Ci piace immaginarlo a bordo della sua nave oceanografica nell’esplorazione di altri Oceani che lo attendono. Vento in poppa Paolo! “
Pippo Cappellano Vice Presidente Vicario
“Je suis tres emu par cette disparition. C’est vraiment une tres grande figure de la science mediterraneenne qui nous quitte. J’espere que sa biographie fera l’objet d’articles dans de grandes revues scientifiques, comme Marine Ecology. Il est important que la communaute internationale puisse disposer d’un bilan de son oeuvre considerable et de son apport a la science. Je suis ‘heureux’ (si je puis m’exprimer ainsi) d’avoir eu l’occasion de le rencontrer une derniere fois, a Bologne. Toutes mes condoleances et mon amitie”
Charles-Francois Boudouresque Professor emeritus, Mediterranean Institute of Oceanography (MIO)
“Mi unisco al cordoglio degli accademici e della famiglia Colantoni. Purtroppo, avendo incontrato Paolo solo in rare occasioni, molto diluite nel tempo, non ho potuto conoscerlo bene. Cosa che però non mi ha impedito di stimare lui e il suo lavoro.”
Paolo Curto
“Non ho avuto molte occasioni dì frequenza con Paolo Colantoni, ma in quei pochi momenti nei quali ebbi l’onore e il piacere di incontrarlo mi colpì la sua grande scienza incarnata in un uomo dalla forte umanità e bontà ed anche modestia come si addice ad un vero grande personaggio.”
Prof. Sebastiano Tusa Vice Presidente
“Carissimo Paolo,
oggi è un giorno triste per te, per me, per tutti noi Accademici che ti abbiamo voluto bene, per tutti coloro che ti hanno stimato e apprezzato. E Dio solo sa quanti sono.
Te ne sei andato in silenzio, senza frastuoni, come hai vissuto.
Te ne sei andato con discrezione per non dare fastidio, per non incomodare nessuno, quasi per non disturbare.
Te ne sei andato con il garbo che ci hai insegnato e la sobrietà che ti caratterizzava.
Il tuo sorriso si è spento soltanto sul tuo viso, ma non nei nostri occhi.
Ci hai lasciato increduli, frastornati, impauriti, impotenti.
Dicono che la vita sia questa e nulla si possa fare contro la morte.
Vada al diavolo allora la vita!
La ferità per la perdita di mio padre è ancora fresca e questa amara notizia la terrà ancor di più aperta.
Ti dono le mie lacrime ed un fiore eterno che mai appassirà. Altro non ti serve.
Ti dono una preghiera per la tua anima nobile che spero Dio raccoglierà.
Un giorno verrò a trovarti per giocare ancora nell’acqua con Te, ma sono certo che tu ritornerai, per questo ti dono anche le parole di Pablo che sembrano essere state scritte proprio per Te.
Ciao, Amico Mio, Paolo.”
Mimmo Drago
Io tornerò
Un giorno, uomo o donna, viandante,
dopo, quando non vivrò,
cercate qui, cercatemi
tra pietra e oceano,
alla luce burrascosa
della schiuma.
Qui cercate, cercatemi,
perché qui tornerò senza dire nulla,
senza voce, senza bocca, puro,
qui tornerò a essere il movimento
dell’acqua, del
suo cuore selvaggio,
starò qui, perso e ritrovato:
qui sarò forse pietra e silenzio.
(Pablo Neruda)
“Voglio esprimere con la presente le mie sentite condoglianze e la mia vicinanza alla Famiglia per la perdita di Paolo Colantoni, figura di grande prestigio in campo scientifico e umano, che ha rappresentato al massimo livello lo spirito e le finalità dell’Accademia.”
Stefano Gargiullo
“Ho appreso della scomparsa del Prof. Paolo Colantoni e con grande commozione esprimo le mie condoglianze”
Gianni Marchesini ACDC Italia
“Sono molto addolorato per la morte di Paolo. Serbo di lui un gran bel ricordo.”
Massimo Clementi Consigliere
“Quando gli anni passano, il numero dei vecchi amici si riduce di anno in anno ed i nuovi non solo non compensano numericamente i vecchi amici, ma sono diversi. Paolo lascia in me tanti cari ricordi. È stato un maestro nel suo settore, certamente un precursore per gli studi subacquei di geologia marina. È stato soprattutto un appassionato ed una persona la cui attenzione all’accuratezza scientifica era solo pari alla sua voglia di guardare quel che stava sott’acqua. Ricordo la sua giovialità ed i suoi sorrisi.
Certamente lascia un’eredità scientifica importante e che non si potrà dimenticare.
Non so cosa aggiungere, perchè sarebbero tante le cose da dire.
Ciao Paolo, spero che questa tua ultima immersione ti porti verso fondi meravigliosi, che noi ancora non possiamo vedere.
Con estrema tristezza”
Prof. Antonio Di Natale
“Per qualunque organizzazione perdere il Presidente è un avvenimento traumatico che, oltre a dolore, suscita apprensione per il futuro. Per l’Accademia è qualcosa di più perché Paolo Colantoni aveva un dono: sapeva farsi voler bene da tutti. Perché ti ascoltava e ti rispondeva, con un sorriso, con pacatezza anche se non era d’accordo con te. E non potevi non volergli bene. Ed oggi tutti sentiamo di aver perso un Amico cui volevamo molto bene. Ciao Paolo continueremo a lavorare per l’Accademia come se fossi ancora con noi, non ci lasciarci soli.”
Paolo Ferraro Direttore
“E’ un peccato incontrare persone così speciali solo tardi, nella vita. Ma seppur tardi, seppur per poche volte, non è stato difficile comprenderne la grandezza, lo spessore, l’umanità. Il Prof. Paolo Colantoni era una di queste persone. Straordinariamente speciale nella sua sorprendente semplicità. RIP Professore! “
Maria Pia Pezzali
“Carissimi,
siamo addolorati per la perdita del nostro Amico Paolo e ci piace ricordarlo nei momenti di gioia.
Nel 1971, nell’occasione del matrimonio di Claudio Ripa a Sorrento, c’era anche un giovanissimo Paolo insieme a Massimo Scarpati e molti altri.
Negli anni 80 invitammo a Sorrento i “tre santini”, Paolo, Francesco e Federico per una conferenza su geologia, biologia marina ed oceanografia con la presentazione in anteprima del filmato sulla straordinaria scoperta della vita nei fondali profondi delle Galapagos.
Abbiamo collaborato con Paolo sulla mappatura del Banco di S:Croce a Vico Equense, posizionando le boe sui vari punti dello stesso mentre il “nostro Presidente” usava il Side-scanner-sonar. Dobbiamo a LUI e Massimo Alvisi l’accatastamento della grotta Gargiulo CB 290 (Catasto delle grotte della Calabria) da noi scoperta e studiata dal ’89 al 93.
Abbiamo seguito le loro direttive nelle procedure per effettuare la difficoltosa mappatura correlata da disegni, sezioni, misure, foto e campionamenti che sono serviti per le analisi sedimentologiche e la relazione da LUI redatta.
Poi pubblicata sul Libro “Grotte Marine d’Italia”.
Lo abbiamo sentito qualche tempo fa per la presentazione del nostro libro “ I colori delle sirene” e ci ha fatto l’onore di scrivere per noi un’ affettuosa recensione da amico carissimo e da Presidente della nostra Accademia.
Quando la figlia Alessandra ci comunicò del suo ricovero in ospedale, restammo sbigottiti e addolorati.
Seguivamo le sue condizioni, contenti quando erano stazionarie, con trepidazione quando peggioravano.
Ora ha raggiunto tanti amici Tridenti che ci hanno lasciato e noi continueremo a ricordarlo come un’ amico speciale!!!
Ciao Paolo,
Arrivederci!”
Enrico e Rosaria Gargiulo
Siamo profondamente commosse e grate a quanti di Voi hanno lasciato messaggi di sincera partecipazione per la perdita di nostro Padre.
Ringraziamo soprattutto perché traspare da ogni parola che ci giunge da Amici e Colleghi, il grande rispetto per il suo lavoro e il suo contributo alla Subacquea e alla Geologia Marina italiana.
Speriamo che il lavoro di Papà sia portato avanti con la stessa passione, la stessa libertà intellettuale e lo stesso spirito di ricerca.
Alessandra e Federica Colantoni