Al Professore Damiano Zannini, Maestro della Medicina Subacquea
Ci ha lasciato l’Accademico professore Damiano Zannini (Genova, 19 aprile 1926 – 3 gennaio 2021), genovese di poche parole e generoso come pochi, pioniere e Maestro della medicina subacquea. Nel 1976 l’Accademia lo aveva insignito del Tridente d’Oro per le Attività Scientifiche ed Iperbariche per essere un fondatore della Medicina Subacquea e Iperbarica. Nel 1956, in Genova, insieme al professor Francesco Molfino, ha attivato il Centro di Medicina Iperbarica presso l’Istituto di Medicina del lavoro della Università di Genova. Nel 1988 è lì che ho avuto la fortuna di frequentarlo come mio docente per la medicina iperbarica materia che ha insegnato, fino al 1990, presso la Scuola di Specializzazione in Medicina del Nuoto e delle Attività Subacquee della Università di Chieti diretta dal Prof. Pier Giorgio Data. Ero affascinato dal piacere che provava nel condividere le sue conoscenze, cercava il talento nei giovani con approccio euristico. Lanciava una traccia che dovevamo elaborare. Chi ci riusciva era premiato con il suo sorriso pacato, altrimenti evitava di sprecare tempo. Il Contrammiraglio Fabio Faralli, all’epoca mio compagno di corso, in una delle riunioni con il Professore, segnalò che le tabelle di decompressione con respirazione in ossigeno puro comportavano un aumento, apparentemente paradossale, degli incidenti da decompressione. Il Professore rispose “Appunto, così deve essere”. Aveva lanciato un incipit sul quale abbiamo discusso fino a capire che l’ossigeno in eccesso è esso stesso un gas inerte, oltre a ridurre la eliminazione dell’azoto e dell’elio dai tessuti per vasocostrizione. E’ stato il Maestro.
Il Professore Zannini sapeva personalizzare la procedura di ricompressione terapeutica riuscendo a salvare subacquei infortunati che altrimenti non avrebbero risposto ai protocolli di trattamento standardizzati. La tabella di decompressione terapeutica “Zannini” durava 6-7 ore con inziale respirazione in aria a 50 metri (6 bar) e poi ossigeno dai 18 metri (2,8 bar) alla superficie.
Nel 1961, assieme al Prof. Molfino, scrisse il libro “L’uomo ed il mondo sommerso” che ha formato noi medici subacquei. Dal 1977 al 1980 è stato Presidente della Società Italiana di Medicina Subacquea e Iperbarica (SIMSI). Nel 1983 scrisse il capitolo “Nozioni di Medicina Subacquea” del Manuale Federale d’Immersione della Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee (FIPSAS) per la quale era docente di medicina subacquea nella Scuola di Nervi, diretta dall’Accademico (1963) Duilio Marcante. All’epoca Damiano Zannini ricopriva l’incarico di Direttore dell’Istituto di Medicina del Lavoro della Univerità di Sassari. Nel 1984, l’Università di Genova gli affidò la cattedra di Medicina Subacquea ed Iperbarica. Nel 1996 in Marsiglia fu invitato, come massimo esperto del settore, per la lettura “L’ossigenoterapia iperbarica nella rieducazione funzionale dei paraplegici da malattia da decompressione” nella seconda Conferenza di consenso della European Committee for Hyperbaric Medicine (ECHM) che ha posto le basi per il trattamento attuale degli incidenti subacquei. Nel 2003 in Viareggio la Historical Diving Society Italia (HDSI) gli ha assegnato l’Award. Nel 2011 è stato insignito del premio Duilio Marcante da parte della Commissione Attività Subacquee della UISP nell’ambito di una manifestazione presso il Galata, Museo del Mare in Genova.
Il professore Damiano Zannini lascia tracce profonde del suo operato. In me, c’è la gioia di essere stato suo allievo.
Pasquale Longobardi
Presidente Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee