Cerimonia di premiazione Tridente d’Oro e Academy Award 2013
Tra lamantini, squali e coralli, si è svolta domenica 22 settembre, nella suggestiva cornice dell’Acquario di Genova, l’edizione 2013 per la consegna dei prestigiosi premi Tridente d’Oro e Academy Award dell’Accademia Internazionale delle Scienze e Tecniche Subacquee.
L’Accademia riunisce coloro che hanno ricevuto il Tridente d’Oro, premio creato nel 1960 e considerato il “Nobel delle attività subacquee” e rappresenta il massimo premio d’eccellenza a livello mondiale per attività particolarmente meritorie svolte nei vari ambiti della subacquea: scientifiche, tecniche, tecnologiche ed iperbariche; divulgative ed artistiche; sportive ed esplorative. “La cerimonia di consegna del premio Tridente d’Oro” – ha introdotto il Prof. Paolo Colantoni, Presidente dell’Accademia Internazionale – “rappresenta il momento più significativo della continuità storica, che dura da oramai più di 50 anni, di un riconoscimento prestigioso che è divenuto simbolo di attività subacquee svolte al più alto livello scientifico e sociale, ma che è anche un impegno a continuare un’attività con dedizione e passione nella consapevolezza di far parte di un gruppo che ha contribuito al progresso scientifico e tecnologico delle scienze legate alle problematiche del mare” . Nei cinquantatré anni di vita sono stati insigniti del Tridente d’Oro oltre 190 personaggi famosi come Jacques-Yves Cousteau, Walt Disney, Folco Quilici, Jacques Piccard, Enzo Maiorca ma anche scienziati, ricercatori, pionieri, giornalisti e docenti meno noti al pubblico ma espressione dell’eccellenza nel loro settore a livello internazionale. Le origini e la ricca storia del premio Tridente d’Oro sono state tratteggiate in un filmato a cura di Pippo Cappellano, al termine del quale lo stesso regista insieme a Federico De Strobel e Giancarlo Bartoli ha accompagnato il pubblico in un breve ma intenso viaggio parallelo tra l’evoluzione delle tecniche dei palombari e quelle della subacquea sportiva.
Altissimo il profilo dei partecipanti e dei premiati in questo ultimo appuntamento 2013, presentati sul palco Anfiteatro dalla brillante personalità di Marco Castellazzi, conduttore e autore televisivo, biologo e subacqueo esperto. Grazie alla partecipazione tecnica dell’Acquario di Genova e Costa Edutainment Experience, la sala ha ospitato illustri personaggi del mondo della medicina, della biologia, dell’educazione, dell’archeologia e tecnologia impegnati nel mondo delle attività subacquee. Una miscela di cultura che ha dato vita ad una manifestazione ricca di momenti di grande interesse ed intensità come le parole commosse di Silvio Bartolotti Amministratore Delegato di Micoperi che dopo aver sottolineato la lunga storia dell’Azienda e la straordinaria preparazione e professionalità dei suoi uomini ha raccontato le emozioni vissute durante l’ultima operazione che lo ha visto impegnato con la grande sfida del parbuckling della nave Concordia. “Innanzitutto ci tengo a sottolineare – commenta Silvio Bartolotti – che mi è stato chiesto di ricevere questo premio prima che noi effettuassimo questa operazione, e quindi un riconoscimento che va a questa azienda per la sua lunga storia e ai tanti uomini che hanno dato molto per questa nazione Italia. Quello che mi ha dato la molla a partecipare al progetto della nave Concordia, è stata la consapevolezza che noi abbiamo la più bella marineria del mondo e non penso che quello che sia successo abbia tolto minimamente dignità all’Italia. Però se serviva una ulteriore dimostrazione credo che gli uomini della Micoperi sono riusciti a ridarla. Un progetto nato in casa Micoperi, nato da chi le piattaforme petrolifere le installa quotidianamente; abbiamo dimostrato – a coloro che ritenevano il nostro progetto impossibile, che con la professionalità e la tenacia i problemi si possono risolvere tutti. Quando mi chiesero che cosa spingeva un uomo ad accettare una sfida che sembrava follia io risposi con due semplici parole: l’amore e la determinazione”. Le parole di Bartolotti hanno coinvolto e commosso lo stesso Nicola Costa, Consigliere d’Amministrazione dell’Acquario di Genova, che presenziava alla manifestazione e che ha condiviso le espressioni di Bartolotti. Alla Micoperi è stato conferito il premio Academy Award con la seguente motivazione: “Società leader nel settore off-shore, ha saputo raccogliere la sfida senza precedenti di recuperare il relitto della nave Concordia, impegnandosi altresì a salvaguardare un delicato e importante ambiente marino”.
Altrettanto coinvolgente il resoconto presentato dal Prof. Sebastiano Tusa – Soprintendente del Mare della Regione Siciliana – in merito ai risultati raggiunti in questi primi sei anni di ricerca nelle acque delle Egadi; l’eccezionale rinvenimento di altri due rostri, che vanno ad aggiungersi ai sette delle precedenti campagne, ha permesso di identificare con esattezza lo spazio di mare ove avvenne la battaglia delle Egadi del 10 marzo 241 a.C. tra la flotta cartaginese e quella romana. Questa determinò la fine della guerra punica e sconvolse lo scenario geopolitico del Mediteranno determinando l’irreversibile declino del controllo cartaginese sui mari. Fondamentale per verificare l’ipotesi storico archeologica è stato il supporto dei mezzi di ricerca della RPM Nautical Foundation, premiata con l’Academy Award per il suo essenziale contributo nel campo della ricerca archeologica subacquea in Mediterraneo. Jeffrey G. Royal archeologo della RPM e professore di Archeologia presso l’Università della Carolina (USA), presente alla Cerimonia insieme al presidente della Fondazione George Robb, ha evidenziato l’importanza del supporto delle moderne tecnologie elettroacustiche, applicate con equilibrio e sapienza, per una innovativa ricerca archeologica subacquea. Grazie al supporto logistico della Guardia di Finanza, il pubblico della cerimonia e i visitatori dell’Acquario, hanno potuto ammirare uno degli esemplari di rostro, appositamente esposto per l’occasione. La Guardia di Finanza ha ricevuto un premio speciale per il suo supporto generale con le Soprintendenze per la ricerca e tutela del patrimonio culturale sommerso. Nel campo del sociale è stato premiato l’impegno di HSA – Handicapped Scuba Association – che dagli anni Ottanta è impegnata a far conoscere il mondo sommerso alle persone portatrici di handicap, accompagnandole sott’acqua con istruttori esperti ed educatori qualificati. “HSA – come ha spiegato Aldo Torti, Presidente dell’HSA Italia – “si dedica a migliorare il benessere fisico e sociale delle persone con disabilità attraverso lo sport subacqueo”, e il mare può, grazie alla sua leggerezza, cancellare quegli handicap che sulla terraferma rappresentano ostacoli spesso insormontabili”. E’ stato poi il momento della consegna dei prestigiosi Tridente d’Oro, riconoscimenti alla persona per l’impegno e i risultati raggiunti nel campo professionale di appartenenza. Hanno ritirato il premio Xavier Nieto Prieto (Spagna), Direttore del Museo Nazionale di Archeologia Subacquea (ARQUA) di Cartagnea. Il Professore Nieto è altresì Direttore del Centro di Archeologia Subacquea di Catalunya e Professore presso l’Università di Barcellona. Giorgio Odaglia, pioniere della medicina subacquea; si deve a lui e Duilio Marcante la nota “Manovra Marcante-Odaglia”, una tattica di compensazione forzata dell’orecchio medio utilizzata nella subacquea. Sfrutta sia il movimento che la pressione: la lingua chiude il collegamento con i polmoni, iniziando un movimento simile alla deglutizione e in seguito fungendo da pompa, verso l’alto, per esercitare la spinta pressoria verso l’orecchio medio. Una manovra che, come ha mostrato lo stesso Prof. Odaglia, si effettua con le narici chiuse. Il Tridento d’Oro è stato conferito inoltre a Domenico Matarese, per la sua lunga carriera quale comandante del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comsubin, Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare Italiana. Infine, ma non certo per importanza, la vivace personalità di Nadia OUNAÏS, Direttore Operativo del Museo Oceanografico di Monaco e Istituto Oceanografico di Parigi, insignita del prestigioso riconoscimento, ha catturato l’attenzione del pubblico con la semplicità dei suoi racconti, intrisi da un carattere determinato e risoluto nel raggiungimento di un unico obiettivo: la conoscenza e la tutela del mare attraverso un semplice slogan “amare per proteggere”. Tutti i premiati hanno arricchito i propri interventi con immagini filmate o fotografiche fortemente coinvolgenti. Si è concluso così, questo importante appuntamento dell’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee, con un arrivederci alla prossima edizione 2014.
Ringraziamenti:
Acquario di Genova e tutto il suo staff per l’ospitalità e disponibilità messe a disposizione;
Soprintendenza Archeologica del Mare della Regione Sicilia per aver concesso in prestito ed esposto l’eccezionale reperto del rostro e alla Guardia di Finanza per averne consentito il trasporto in sicurezza. Un ringraziamento particolare anche a tutti gli sponsor che, a vario titolo, hanno reso possibile questa cerimonia.
Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee
Elenco Premiati Academy Award 2013
HSA ITALIA
Organizzazione didattica formazione di istruttori e accompagnatori subacquei per disabili
MICOPERI
Società leader nel settore off-shore, attualmente impegnata nella più grande operazione subacquea fin’ora realizzata
RPM NAUTICAL FOUNDATION
Società no-profit di ricerche archeologiche indirizzate allo sviluppo dell’archeologia marina
Elenco Premiati Tridente d’Oro 2013
XAVIER NIETO PRIETO
Direttore del Museo Nacional de Arqueología Subacuática (ARQUA) – Cartagena, e del Centre d’Arqueologia Subaquàtica de Catalunya. Professore alla Università di Barcelona
GIORGIO ODAGLIA
Pioniere nella ricerca sulla fisiopatologia subacquea
DOMENICO MATARESE
C.V. Ris. Già Comandante GOS – Comsubin
NADIA OUNAÏS
Direttore Operativo Museo Oceanografico di Monaco e Istituto Oceanografico di Parigi